fbpx
GianMaria Zapelli elsewhere

Un contributo psicologico
per una vita consapevole,
gentile ed etica.

Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.
/

Conoscere è andare contro se stessi

Conoscere è andare contro se stessi

“Noi siamo gli ultimi a sapere delle attività e delle coalizioni dei nostri neuroni.” Eagleman.

Nell’immagine si vede una scacchiera. Probabilmente non vi sono dubbi nel vedere il quadrato con la lettera A più scuro del quadrato con la lettera B. In realtà i due quadrati hanno la stessa identica tonalità di grigio.

Ciò che giunge alla coscienza è un’immagine differente dell’input originario ricevuto dagli occhi. Il nostro cervello non si limita a far proprio il contenuto della percezione, ma lo elabora rendendolo coerente con l’esperienza appresa, che una scacchiera è un’alternanza di quadrati bianchi e neri. Rifiuta i fatti, quando contraddicono l’esperienza imparata. In altre parole, il nostro cervello nel dilemma tra continuare a credere nella propria esperienza e i fatti che percepisce, sceglie automaticamente e invisibilmente l’esperienza.

 

Solo una minuscola parte delle attività del nostro cervello giunge alla nostra coscienza, rendendoci consapevoli. Nel momento in cui nasce un pensiero, un’idea, i circuiti neurali hanno già lavorato dietro le quinte per ore, giorni, anni e persino generazioni. Valutano le informazioni sensoriali, le soppesano secondo un personale criterio di affidabilità, riunendole in un contenuto cosciente coerente. Non necessariamente vero. Ciò che si conosce è sempre in relazione al lavoro degli automatismi inconsapevoli del cervello, che agiscono sotto l’influenza della pigrizia (meglio risparmiare energie) e dell’esperienza (meglio ciò che ho già imparato).

 

Quali, allora, le conseguenze per la conoscenza?

Ottenere una conoscenza accurata, sempre che sia possibile, non riguarda solo come cerchiamo e raccogliamo i fatti. E’ anche l’esito della nostra capacità di sostenere un disagevole conflitto. E’ l’esito dello scontro contro ciò che la mente ci mette a disposizione spontaneamente, in modo tanto credibile e rassicurante. Si conosce andando contro la propria mente. Conoscere è il prodotto dello scomodo sforzo psicologico del dubbio, rivolto a se stessi. Il dubbio deve saper resistere alle sirene seducenti e convincenti della propria mente, che così persuasivamente produce convinzioni e certezze. Una battaglia che il dubbio, tanto sovente, perde, lasciando sul terreno la conoscenza.

 

Potrebbe interessarti
CERCA ANCHE ALTROVE.
Parole per ispirarti
ESPLORA L'ARCHIVIO
Cerca ciò che ti incuriosisce, le idee e le parole per il tuo lessico personale.
PODCAST

Pensieri da ascoltare.

NEWSLETTER

Unisciti anche tu

Ricevi settimanalmente due post per essere anche altrove.

La tua email sarà protetta. Potrai sempre annullare l’iscrizione.
Se vuoi sapere con più precisione come verrà protetta la tua email leggi la privacy policy.