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GianMaria Zapelli elsewhere

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Conoscere se stessi nel tempo del Covid 19

Conoscere se stessi nel tempo del Covid 19

In questo tempo che stiamo inventando, che ci impone di riconsiderare la normalità, siamo anche esposti a una nuova intimità con noi stessi. 

Affrontare un disagio mai vissuto, il corpo e il cuore reclusi tra le mura di casa o dietro lo scudo della mascherina sono esperienze che ci costringono a nuove identità. Gesti nuovi che non avevamo avuto prima, nuove reazioni emotive, pensieri che non credevamo di poter pensare. Tutto il catalogo delle nostre espressioni identitarie, dalla dolcezza alla ruvidezza, dalla pazienza all’insofferenza, dalla tolleranza all’ostilità, sono messe in gioco dall’inedito che viviamo.

Ci si conosce per quel che si è vissuto, per quel che abbiamo visto accaderci. Conoscere se stessi è sempre ex-post. Prima si vive e poi (forse) si capisce chi siamo. Perché è quel che viviamo, liberamente o forzatamente, che ci rivela di che pasta siamo fatti.

Sicché, oggi che viviamo di inedito, ci imbattiamo in  noi stessi, nei modi delle nostre risorse e delle nostre capacità, scoprendoci e sorprendendoci in un quotidiano che ci costringe differentemente. Più forti o meno di quanto credevamo. Più tolleranti o meno di quanto ci dicevamo. Più capaci di serenità o meno, più creativi, coraggiosi, arrendevoli o meno. 

Calibriamo la nostra identità, spettatori di quel che mettiamo in atto di noi stessi. Forzati nello spazio siamo invece dilatati nella scoperta di noi stessi, nei gesti nuovi, nelle emozioni diverse, nei pensieri, nei modi dell’amore e degli affetti che si rilevano e vengono allo scoperto, prigionieri come siamo nel tempo che non è quello che avevamo. Ed è anche a questo che forse possiamo affidarci, a ciò che stiamo scoprendo di noi stessi, alla domanda che possiamo farci su dettagli e novità che siamo, alle capacitò che ci troviamo, che vediamo in noi inconsuete, nel tenere duro, nel sentirci più vicini, nell’inventarci attenzione per i figli. A questa opportunità di arricchirci di conoscenza di noi stessi, dei modi che ci piacciono e di quelli che vorremmo differenti, a questo viaggio che potrebbe sorprenderci per quel che siamo, possiamo guardare per chiederci cosa stiamo imparando per il nostro prossimo sconosciuto futuro.

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