L’autostima è un po’ come il nostro sistema cardio-vascolare: se te ne prendi cura eviti la sedimentazione di grassi e infiammazioni che poi fanno danno. Dunque, se già non siamo dotati di risorse e abitudini che ci riforniscono di una solida autostima, non è irrilevante occuparsene in modo intenzionale e consapevole. Perché un’autostima contratta e annodata porta con sé conseguenze, sebbene non sempre consapevoli, che condizionano serenità, lucidità e decisioni.
Un modo per ottenere iniezioni benefiche per la nostra autostima è fare la cosa giusta.
Sovente ci troviamo a dover scegliere e, quasi sempre, ad avere la facoltà di poter scegliere. Che sia quel che diciamo e come, quel che consideriamo o quel che lasciamo perdere, quel che ripetiamo o quel che cambiamo. Il dilemma di fare la cosa giusta riguarda quasi ogni aspetto della nostra vita. Perché non vi è solo il giusto secondo le leggi e le regole della convivenza civile, ma vi è anche, non meno importante, il giusto secondo le leggi del nostro cuore. Ci appartiene l’incessante libertà, della quale non possiamo mai sbarazzarci, della decisione. Piccola o risolutiva, ripetuta o straordinaria, marginale o determinante. Abbiamo sempre un’alternativa e quindi la possibilità di chiederci se stiamo facendo la cosa giusta. Ovvero, di chiederci se i criteri e le ragioni che stiamo adottando nelle nostre decisioni siano i migliori possibili, per noi e per chi ne avrà le conseguenze.
E come sappiamo il meglio sovente va in direzione opposta delle abitudini, dei timori, delle convenienze, della pigrizia. Fare la cosa giusta, non raramente, significa imporsi dubbi, coraggio, energia o determinazione.
Ma è proprio questo aspetto, lo sforzo che richiede fare la cosa giusta, a renderla un toccasana per la nostra autostima. Per la gratificazione che consente di vivere, che è la principale fonte di nutrimento della nostra autostima. La percezione di avere valore, di essere portatori di capacità e qualità. Gratificazione che si ottiene quando percepiamo di essere stati capaci di andare oltre noi stessi, oltre ciò che ci tiene ancorati a timori, preoccupazioni, ansie, convenienza, pigrizie. Viviamo gratificazioni benefiche per la nostra autostima quando abbiamo dato prova a noi stessi di essere più forti di noi stessi.
Fare la cosa giusta ci richiede sovente la fatica di vincere cautele, svogliatezza o abitudini. Così quando vi riusciamo ne otteniamo la soddisfazione di essere stati migliori di ciò che vi è in noi di meno bello. La gratificazione di essere stati più forti dei nostri timori, delle nostre negligenze. Abbiamo fatto la cosa giusta e ottenuto la prova di essere stati capaci di essere più di ciò che ci spingeva verso il facile e il meno apprezzabile.
Dunque, se ci occorrono ragioni per fare la cosa giusta, oltre a quelle intrinseche, forse può essere utile ricordarsi che ne otterremo anche sangue pulito per la nostra autostima.
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