Un libro di poesie.
Abbiamo una terraferma e sopra un cielo, a volte attraversato da nuvole. Da qui ne possiamo l’orizzonte, qualcosa che tocchiamo appena e ci rimane negli occhi incompiuto. In questa esitazione delle risposte, in questo digiuno dal tutto, si offre un sentire e un accorgerci, come un ripiegarci che non è rammarico, ma slancio che fa essere altrove, nelle piccole cose quotidiane, in ciò che si fa grande e lo è, pur esistendo tutto prima e dopo.