Non esiste il futuro. Ciò che esiste sono i modi con cui viene pensato, immaginato e vissuto il futuro nel presente. Tutto accade nel presente e solo nel presente. Ma le scelte che facciamo nel presente, i legami che costruiamo, le promesse a cui ci impegniamo, i sogni che alimentiamo sono influenzati anche da come nel presente viviamo e immaginiamo il futuro. E’ il futuro che abbiamo nel cuore che ci indirizza nel presente a cui apparteniamo.
Forse per questo come poter pensare il futuro è sempre stato un tema tanto caro all’umanità, se coronato in un paradiso oppure se brillante di progresso illimitato o ancora se reincarnato in una vita migliore.
Ma cosa accade se nel presente il futuro cessa di essere rassicurante, di essere desiderabile, ma diventa minaccioso, impensabile o indesiderabile?
Non è scomparso il tempo, ma la durata, sentire di essere in un presente in contatto con il futuro che si potrà vivere. Il tempo è diventato il susseguirsi di episodi, privi di un legame con il passato e con il futuro. L’esigenza dell’odierno presente non è di legarsi a un futuro, ma di mutare incessantemente, sacrificando il valore delle esperienze, della memoria, della durata, che consentirebbero di vivere il sentimento del futuro.
Ma senza un sentimento del futuro, che influenza scelte, responsabilità, energie e azioni , quel che si ottiene non è una libertà, ma un’alienazione, fatta di rassegnazione e rancore. Perché l’esperienza della libertà non è nel qui e ora di un presente episodico, è costruzione, percorso che si realizza, è esercizio di un cammino che ha una durata e una direzione. La libertà ha bisogno del futuro perché ha bisogno di scelte e alternative, ha bisogno di un presente che si misura con ciò che costruisce, con l’impegno e la responsabilità del futuro.
Sembra allora indispensabile accudire un sentimento di vicinanza al futuro, nel presente che si vive. Piantare alberi, attendere il momento giusto, aspettare ancora un po’, non fermarsi ai primi pensieri, rinviare a domani una gioia, cercare a fondo la felicità, continuare a imparare cose nuove. Piccoli e grandi gesti, e tanti altri, che ci educano ad avere nel presente il futuro ed essere più liberi.