Che farsene degli incubi

Che farsene degli incubi

L’incubo è un evento psicologico – immaginato, sognato o reale – che non riguarda qualcosa che è già avvenuto, la materia che lo compone non viene dai ricordi. Gli incubi parlano di futuro,  mettendone in scena un possibile nefasto, drammatico, spaventoso. Più precisamente, gli incubi sono il prodotto collaterale e allarmante dei nostri sogni.

Il sogno è la nostra proiezione desiderante nel futuro, il nostro prolungamento in un futuro di cui ci si immagina una felicità, un successo, una gioia. Nel sogno si deposita una speranza, un’ambizione. E i sogni non hanno dimensioni solo grandi e luminose. Di più sono i piccoli sogni che si portano con sé, come una compagnia necessaria a rendere il futuro una meta, un orizzonte da realizzare. Attraverso i sogni, nell’aspirazione di cui sono fatti, si attrezza il presente di una relazione motivata con il domani. Così, non abbiamo solo sogni maestosi e ammirevoli, ma anche quelli più ordinari e ugualmente necessari: di una vita coniugale serena, di figli che crescano solidi, di riuscire a farcela con un problema o una difficoltà.

E dove si trova un sogno, lì accanto crescono gli incubi, perché ne sono l’opposto. Perché quel rende angoscioso un incubo è l’esperienza della caduta, della rovina, della perdita di qualcosa che ci è caro, profondamente caro, del nostro sogno.

Perciò, dove vi sia un incubo nei paraggi si trova anche un sogno, un desiderio. Poiché la nostra psiche ci mette a disposizione gli incubi, con la loro natura inquietante, per preparaci alla relazione con i nostri sogni, per esercitarci all’eventualità di non poterli realizzare o alle difficoltà che potrebbero richiedere. In altre parole, assolvendo al suo compito di proteggerci, la nostra psiche, prendendosi il sonno e allestendolo con un incubo, ci prefigura il futuro peggiore, allenandoci ad arrivarci attrezzati nel caso doloroso di un sogno che morisse. Questa è dunque l’importanza degli incubi, per la loro propedeutica al dolore, l’aiuto onirico ad affrontare quello reale, qualora dovesse accadere che non si realizzasse quel che desideriamo.

Pertanto, anche se procurano malessere, gli incubi ci parlano dei nostri sogni ed è perciò benefico non fermarsi all’angoscia che ci perdura da svegli, ma ricercare la forza e la motivazione del nostro sogno, di cui l’incubo ne racconta la perdita.

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