Sovente guardiamo il mondo attraverso lo sguardo di nostra madre.
Ecco un modo per conoscere un po’ chi siamo diventati.
Cerca delle fotografie di tua madre, all’epoca della tua nascita e nei primissimi anni della tua vita. Guarda e osserva a fondo, in queste immagini, lo sguardo che aveva tua madre. Quali impercettibili sfumature vi trovi nei suoi occhi? Sicurezza e audacia, tranquillità e accoglienza, esitazione e cautela, pazienza e tolleranza, inquietudine e smarrimento? Cerca lì dentro, in quello sguardo, accuratamente, e forse troverai alcune delle tue importanti emozioni e come risuonano in te oggi le emozioni.
Nei primi passi della nostra vita, quando iniziamo a imparare lo sguardo, in questo tempo primordiale e fondamentale di educazione sentimentale, tra tutti gli sguardi è stato quello di nostra madre quello che abbiamo più imparato. Lo abbiamo cercato più degli altri, perché da lì veniva la nostra vita, lì erano le nostre origini di pelle e respiro. In quegli occhi ci siamo specchiati più che negli altri, cercando indirizzi e modi di imparare il nostro sguardo, per apprendere come capire quel che iniziavamo a vivere.
Così, facilmente quello che ci ha trasmesso e contagiato nostra madre con il suo sguardo è diventato il nostro sguardo, la piega, sovente invisibile e inconsapevole, con cui ci volgiamo al mondo, colorandolo di emozioni, di speranze o di timori.