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GianMaria Zapelli elsewhere

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L’astuzia della mente con il pericolo

L’astuzia della mente con il pericolo

Si sa, il coraggio è contro natura. La mente è fondamentalmente codarda, teme l’ignoto e le sorprese. Tant’è che il coraggio è la capacità di contrastare i timori che ci inducono a fermarci e non osare.

Ecco due modi della mente, astuti, per tenerci lontani dal pericolo. Ma anche dal cambiamento, dalla possibilità di essere persone migliori.

Effetto Spotlight

L’Università di Cornell ha chiesto a un gruppo di persone di indossare una maglietta con sopra un’immagine che li facesse vergognare. Hanno poi camminato lungo un viale pieno di gente. Al termine di questa passeggiata è stato loro chiesto quanti hanno creduto avessero notato la loro maglietta. E’ stato pure chiesto ai passanti che hanno incrociato queste “cavie” quanto avessero notato la loro maglietta. La differenza tra il proprio vissuto e quello reale è stata elevatissima. Nella maggior parte dei casi erano passati completamente inosservati.
Per scoraggiarci dall’osare e dall’imbatterci nel rischio di fallire il cervello ci fa credere di essere più visibili di quanto in realtà lo siamo.  E’ stato chiamato effetto spotlight. La tendenza a sopravvalutare l’attenzione che gli altri ripongono nei confronti del nostro aspetto e dei nostri comportamenti

Effetto Spettatore

Più sono le persone e minori sono le probabilità di sentirsi responsabili.
Le università di Columbia e New York hanno organizzato un esperimento. Mentre delle persone erano in una sala ad ascoltare la lezione di un docente veniva fatto percepire un tonfo nella stanza vicina, come se una persona avesse avuto un incidente.
Quando nella sala erano presenti pochissime persone, l’85% si attivava per soccorrere il malcapitato, ma quando la sala era piena, solo il 31% sceglieva di andare in aiuto della vittima.
E’ stato chiamato l’effetto spettatore. Si tende a credere che più sono le persone più facilmente ci sarà qualcun altro che potrà aiutare chi è in difficoltà. Sollevandoci dalla fatica di intervenire.
Perciò, una persona che ha bisogno di aiuto è più difficile che lo riceva se circondata da una folla. Gli esempi sono moltissimi.

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