Aiutare le persone richiede a volte generosità. Perché vi sono forme di aiuto, per questo generose, che per essere portate a termine necessitano di dimenticare se stessi. Una condizione necessaria all’aiuto, obliare di se stessi, che lo rende impegnativo. Perché concentrato su ciò che per gli altri è preferibile e desiderabile, trattenendo ciò che noi invece preferiremmo o vorremmo.
Dunque un impegno faticoso la generosità. Perché richiede lo sforzo psicologico di svuotarsi, di mettersi a disposizione di qualcuno, facendosi invisibili.
La generosità è un agire paradossale. Cerchiamo d’essere d’aiuto con un impegno tangibile e visibile, ma per riuscirvi dobbiamo scomparire. Non è lo scomparire della nostra presenza e della nostra azione, ma del nostro io, della centralità di noi stessi per noi stessi. Le energie attentive ed affettive si devono concentrare fuori da noi. E può essere impegnativo privarsi di attenzione per se stessi. Tanto più abbiamo bisogno di essere al centro delle nostre emozioni, dei nostri desideri, delle nostre preoccupazioni.
Per questo è possibile possedere solo una dose limitata di generosità. Nessuno riesce a essere illimitatamente generoso, ovvero illimitatamente privo di attenzione verso l’esigenza di considerazione egoica del proprio cuore. Per concentrarsi solo e totalmente sugli altri, su ciò che li rende unici e differenti da sé, su ciò che per loro, e non per sé, è meglio. Di sottrarsi invece che aggiungere, di dubitare invece che andare di certezze, di trattenersi invece che slanciarsi.
Una generosità che si accresce di fatica quando gli altri a cui si vuole dare aiuto rimangono asserragliati nelle loro distanze emotive e comunicative. Quando non ricambiano con gratitudine, quando non mostrano di apprezzare. Abbiamo silentato ed ecclissato il nostro io per dare un aiuto e l’assenza di gratitudine degli altri ci fa sentire ancora più invisibili, ignorati.
Possediamo per questo una generosità contingentata, perché prima o poi le nostre emozioni reclamano attenzione. Perché l’io rivendica visibilità ed energie per se stesso. Perdiamo generosità e ci riprendiamo noi stessi. Come perdiamo generosità quando proiettiamo negli altri le nostre paure, le nostre esperienze, le nostre scelte. Un modo per essere al centro della scena.
PS: Fortunatamente la maggior parte delle forme di aiuto che possiamo mettere a disposizione, benefiche, auspicabili e utili, non richiedono di essere anche generosi.