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GianMaria Zapelli elsewhere

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Avere un motivo è diverso che avere una motivazione

Avere un motivo è diverso che avere una motivazione

Non tutto ciò che scegliamo o facciamo ha una motivazione, ancorché di certo ha sempre un motivo.

Un motivo riguarda la causa, la ragione delle nostre azioni. Ogni nostro atto, ogni scelta che viviamo hanno un motivo, non sono eventi fortuiti e caotici. Possiedono una logica, una precisa finalità che li riconduce a un motivo. Ancorché sovente non sia facile scoprirlo. Le nostre azioni possono scaturire da bisogni, desideri, sogni, o anche da emozioni. Perché pure le emozioni che viviamo determinano i nostri modi di agire e di scegliere. Dunque un motivo c’è sempre a dar ragione dei nostri comportamenti, anche se sovente si camuffa abilmente. Ed è infatti questo lo sforzo che abbiamo da compiere, quando cerchiamo i motivi delle nostre azioni. A volte ci sono subito chiari, altre volte dobbiamo tornare sui nostri passi ed esplorare il nostro mondo inconsapevole, per trovare i motivi, gli indirizzi che hanno guidato scelte o modi di agire.

Diversa è la motivazione. Se per ogni azione abbiamo un motivo, non significa che ne abbiamo sempre una motivazione. La motivazione non riguarda la causa delle nostre azioni, ma la ragione che scegliamo e che decidiamo per esse. Troviamo e abbiamo una motivazione quando ci si pone una domanda su quale siamo le nostre intenzioni. La motivazione precede e indirizza l’azione nel realizzare un fine connesso con i valori a cui ci si ispira. Trovare una motivazione è allora una nascita, un’epifania, che prende quel che viviamo – bisogni, desideri ed emozioni – e lo equipaggia di un senso, di un significato esistenziale, connesso a ciò che è rilevante per la nostra esistenza.

Se il motivo appartiene all’azione in modo involontario e sovente inconsapevole, la motivazione la anticipa, la incornicia di valore.

Per questo non si hanno motivazioni per tutto ciò che facciamo, perché molto di ciò che viviamo non viene ricondotto alla domanda: “Perché ha valore per me?”. E’ questa domanda che dà alla luce una motivazione. Invece molto di quel che viviamo ci accade e accade. Generiamo una motivazione, una direzione consapevole della nostra vita, quando ci fermiamo e raccordiamo le nostre azioni a qualcosa che supera il bisogno, il desiderio o l’emozione, lo raccordiamo a noi stessi. In queste circostanze sorge forte e chiara una direzione, più forte delle manovre inconsce del nostro cuore, più forte delle abitudini che seguiamo senza pensarci, una direzione che diventa indispensabile, perché ha trovato una motivazione.

A volte si confonde avere motivi con avere motivazioni. Ma quando ci sono solo motivi dietro alle nostre azioni la loro forza è nascosta dentro le pieghe dell’inconscio. Invece, quando si trova una motivazione è luce, è chiarezza di dove si vuole andare, consapevolmente.

Si può anche aggiungere che il meglio di noi stessi non lo troviamo nei motivi, ma quando sappiamo trovare motivazioni. E non è affatto facile, prendere ciò che ci accade, non accontentarci di un motivo, e trasformarlo in una motivazione.

 

 

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