Sebbene il potere goda di una pessima reputazione, è un ingrediente esistenziale indispensabile.
Esercitare del potere significa produrre effetti nei modi di pensare o agire degli altri. Il potere lascia il segno, modifica indirizzi, scelte e comportamenti. Il potere genera direzioni e orientamenti. Chi agisce con potere influenza la libertà delle persone.
Se proviamo a sospendere una visione minacciosa del potere e proviamo a considerare i nostri sogni e i nostri desideri, potremmo allora cogliere un aspetto che rende il potere un’esperienza meno lontana e cupa. Infatti, è difficile avere un sogno, un desiderio, senza la necessità di ottenere dagli altri qualcosa. Molti dei nostri desideri vanno ben oltre i confini della nostra azione solitaria, toccano i confini, le scelte e i comportamenti degli altri. Vorremmo essere ascoltati, vorremo ottenere consenso per le nostre idee, vorremmo dai nostri figli impegni che preparino con solidità il loro futuro. Vorremo più tempo per noi stessi. Ci occorre la capacità di modificare abitudini, inclinazioni, stati d’animo, paure, convinzioni di altre persone. Ci occorre potere.
Possiamo allora chiederci quale sia l’origine del potere e cosa lo rende possibile. Bertrand Russell: “Il potere è la capacità di produrre effetti intenzionali” Il potere è la capacità di produrre nelle persone effetti desiderati.
Possiamo dunque osservare che vi è un potere in dotazione al ruolo occupato: il potere del genitore, del capo, del funzionario. Ma possiamo anche rintracciare forme di potere indipendenti da un ruolo formale riconosciuto: il potere dell’amore, della gentilezza, delle parole. E’ il potere delle capacità.
Il potere che possiamo esercitare attraverso un ruolo – ad esempio quello del genitore o del capo – potrebbe persino essere esente da capacità. Si ubbidisce al ruolo di chi ne ha il potere, non alla qualità delle persone che lo occupano.
Ma quando, privi di un ruolo di potere, ci occorre riuscire ad avere effetti sui comportamenti di altri, quando i nostri desideri richiedono ad altre persone di accettare le nostre idee, di cambiare i loro modi di agire, dobbiamo avere le capacità di meritarci questo potere: per ottenere il loro sì, la loro adesione.
Perché anche in questo caso di tratta di potere, se significa influenzare con la nostra azione l’azione degli altri. Ma è un potere che per essere esercitato ha la necessità di essere riconosciuto, apprezzato. E’ un potere che possiamo applicare a condizione di averne le capacità. Le capacità difficili e impegnative di saper ottenere dalle persone di rinunciare liberamente a qualcosa, per metterci a disposizione, con i loro comportamenti, con le loro scelte, ciò che desideriamo. Sono le capacità di un potere rispettoso, gentile, etico, affidabile, accurato.
Forse per questo il potere è minaccioso. Non solo perché ci potrebbe danneggiare se nelle mani sbagliate, ma anche perché ci obbliga a chiederci quanto ne siamo capaci e quando ne siamo all’altezza, per realizzare i nostri desideri.