Qualcosa non è non sarà più come prima, anche le parole.
Per anni abbiamo raccontato, ascoltato, commentato, con partecipazione, preoccupazione e inquietudine l’incertezza. L’incertezza, prima del Covid19, ci appariva come una minaccia faticosa, che allertava la sicurezza del nostro lavoro, la durata delle conoscenze, la tranquillità delle scelte. Incertezza che traducevamo in preoccupazioni per un futuro di cui ci sembrava di conoscere poco. Avevamo l’incertezza, e ci convivevamo credendola difficoltosa e impegnativa. Ciò che percepivamo come incerto e ignoto ci sembra molto e sovente troppo.
Poi siamo precipitati in questa incertezza. E la parola non è più la stessa.